libri, cinema, serie tv e videogame, per noi divoratrici di libri e non solo

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easterella
view post Posted on 9/9/2010, 18:04




Vi faccio una breve recensione dei vari libri che ho letti negli ultimi mesi (vi metto solo quelli degni di nota) :rolleyes:

L'uomo che guardava passare i treni di Georges Simenon
Descrizione del libro: Come un uomo qualsiasi, «che guardava passare i treni» e sognava la vita che vi si nascondeva, possa improvvisamente abbandonare tutto in una fuga dove si mescolano il delitto, il terrore, l’ebbrezza e la lucidità.

Uno dei milgiori libri che io abbia mai letto! Scritto abilmente e talmente ben descritto da trasportarti in una dimensione parallela.
E' la storia di un delirio. Kees Popinga (il protagonista) un giorno si stanca degli stereotipi in cui è costretto e da una svolta radicale alla sua vita.

I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift
Descrizione del libro: Il romanzo allegorico-avventuroso narra i viaggi di Lemuel Gulliver, nelle sue quattro tappe: dopo aver fatto naufragio a Lilliput, si ritrova tra i giganti di Brobdingnag e infine raggiunge, dopo molti paesi, Amsterdam e l'Inghilterra. Celati, oltre a dar conto nelle note delle informazioni indispensabili per la comprensione dei riferimenti storico-culturali, con la sua traduzione mira a riprodurre, il più possibile, lo stile settecentesco dell'originale per far sentire l'eccezionale fluidità della prosa swiftiana

Un classico che credo tutti conoscerete, ma non fatevi ingannare dal titolo questo è più di un viaggio in terre immaginarie popolate da creature bizzarre. E' una satira continua sull'Inghilterra del '700. Geniale

Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro
Descrizione del libro: Kathy, Ruth e Tommy sono cresciuti in un collegio immerso nella campagna della provincia inglese. Sono stati educati amorevolmente, protetti dal mondo esterno e convinti di essere speciali. Ma qual è, di fatto, il motivo per cui sono lì? E cosa li aspetta oltre il muro del collegio? Solo molti anni più tardi, Kathy, ora una donna di trentun anni, si permette di cedere agli appelli della memoria. Quello che segue è la perturbante storia di come Kathy, Ruth e Tommy si avvicinino a poco a poco alla verità della loro infanzia apparentemente felice, e al futuro cui sono destinati. Un romanzo intenso e commovente dall'autore di "Quel che resta del giorno".

Bellissimo, ti coinvolge e ti emoziona come se stessi vivendo in prima persona gli avvenimenti... nella speranza che un mondo così non ci sia mai...

Nostalgia della ruggine di Sergio De Santis
Descrizione del libro: Una ridicola scusa: tornare nella città da cui è partito tanti anni prima per vendere un insignificante appartamento in un quartiere caotico e popolare, rimasto libero dopo la morte del padre.
Davide è un uomo d'affari cresciuto alla scuola dell'utile e della spietatezza. Scende da un aereo per salire su un altro, non ha amici ma ha avuto molte donne, e ogni suo spostamento è organizzato da un'efficientissima segretaria scozzese. I suoi tempi sono scanditi, i sentimenti azzerati. Tutta la sua vita si è ispirata all'esempio e al culto di un eroe spregiudicato e ambiguo: Alcibiade, il politico greco maestro di seduzioni e di inganni. Calcolatore, affascinante, un uomo che ha costretto, da sempre, gli storici su due sponde opposte, quelli che lo considerano uno statista brillante ma troppo furbo, quelli per cui è stato un cinico traditore.
Ma perchè un uomo come Davide è tornato a farsi inghiottire da una città che sembra completamente all'opposto dei valori, o dei disvalori, che hanno da sempre orientato le sue scelte? Una città stremata dalla vitalità mortale di barbari la cui violenza poggia sulla debolezza, la cui aggressività è l'esorcismo di un'inferiorità ancestrale, patita nella loro esistenza come in quella dei padri.
E' Napoli questa città, anche se Sergio De Santis non la nomina mai, come se il solo evocarla esplicitamente avesse il potere nefasto di addolcire i toni, oppure, al contrario, di incanalare il racconto nei binari di un prevedibile pathos o di un altrettanto prevedibile orrore. E invece questo romanzo, anche se non si nega i suoi quasi doverosi momenti di strazio, risuona aspro, inconciliabile, come lo è la modernità amara che tutti in ogni luogo viviamo, come lo fu l'esilio di un eroe greco troppo immerso nel buio della sua storia per risplendere della luce accecante del mito.

Credo che la descrizione sia più che sufficiente aggiungo solo che secondo me certe cose si presagiscono ed è per questo che Davide fa cose che secondo lui sono da pazzo e non se le spiega spesso ma che alla fine il cerchio si chiude e tutto torna al suo posto.
 
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virgimnt
view post Posted on 2/10/2010, 17:21




ciao ragazzuole....su amazon.co.uk ho preso "About Face" di Scott Barnes e " MAkeup: the ultimate guide" di Rae Morris.
Vi consiglio il secondo.. veramente interessante spiega tante tecniche e ha tanti look da copiare, il primo l'ho preso solo perchè tutti ne parlavano e volevo vedere un pò cosa aveva di speciale....cmq sul sito erano scontati, con spese di spezione li ho pagati 35 euro ( pagati lunedì e ricevuti venerdì )...direi una cifra onesta! C'erano anche i libri di Bobbi Brown, Jemma Kidd e tanti altri....
 
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IsaLoLa
view post Posted on 12/11/2010, 20:28




Ecco i libri che ho preso.. quello della Ahern l'ho già finito, ma mi hanno minacciata, quindi non posso dire niente...
Ora sto leggendo Bahia che mi ha attirata troppo... e in effetti non è niente male. :-P poi vi dirò meglio...
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Mseelise
view post Posted on 23/11/2010, 22:03




Dopo aver letto "il cacciatore di aquiloni", tempo fa ho comprato "mille splendidi soli" di Khaled Hossein...

mi è piaciuto molto più del primo... ovviamente lo consiglio solo se vi piacciono le storie ambientate in afghanistan, con tutti i lati belli ma soprattutto quelli brutti.

Questi due libri fanno vedere la storia dell'afghanistan dal punto di vista di chi l'ha vissuta e la continua a vivere... l'autore è bravissimo a ricostruire spaccati paesaggistici.

vi metto i riassuntini dei due libri, non vi anticipo altro nel caso dovessero interessarvi :)

Il cacciatore di aquiloni

CITAZIONE
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a inseguirlo e a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta.
Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan - il ragazzo dal viso di bambola, il cacciatore di aquiloni - è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve partire, tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.
Trent'anni di storia afgana - dalla fine della monarchia all'invasione russa, dal regime dei Talebani fino ai giorni nostri - rivivono in questo romanzo emozionante e pieno d'atmosfera, diventato ormai un caso internazionale.
Pubblicato in sordina negli Stati Uniti nel 2003, grazie al passaparola dei lettori e ai suggerimenti dei librai il "bestseller silenzioso" ha già venduto quattro milioni di copie solo sul mercato americano, e in Italia ha raggiunto il vertice di tutte le classifiche.

Mille splendidi soli

CITAZIONE
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una harami, una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.

 
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63 replies since 31/12/2009, 17:45   613 views
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